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Embolizzazione uterina

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Cos’è l’embolizzazione uterina?

L’embolizzazione uterina è un metodo mininvasivo e alternativo alla chirurgia classica che prevede l’eliminazione di fibromi uterini. Questi ultimi sono tumori benigni localizzati nell’utero, caratterizzati da numero e dimensioni variabili.

Come si effettua l’embolizzazione uterina

L’embolizzazione uterina viene eseguita in anestesia locale o epidurale. È un intervento di radiologia interventista che prevede l’ausilio di sonde, inserite dall’inguine nell’arteria femorale, veicolate fino alle due arterie uterine.

L’iniezione di farmaci embolizzanti permette l’occlusione delle arterie uterine. Ciò significa che si crea un’occlusione, utile ad impedire l’afflusso di sangue alla formazione tumorale. In questo modo, i fibromi iniziano a ridimensionarsi fino a produrre la cessazione di tutti i sintomi correlati ad essi.

Per MeD, la salute della donna è una priorità

Visite mediche ed esami specifici, per ogni fase della vita.

L’embolizzazione uterina è utile perché:

All’interno di MeD, l’embolizzazione viene effettuata dal Dott. Pierluigi Muratoreradiologo interventista, con esperienza ventennale in questa tecnica e professionista di riferimento nel settore.

Durante l’intervento, la sua figura lavora in sinergia con un ginecologo, in modo tale da fornire tutta l’assistenza necessaria alla paziente.

L’embolizzazione uterina dura circa un’ora ed è ad oggi l’unica tecnica che permette la salvaguardia dell’utero come alternativa alla rimozione chirurgica dell’organo.

Per questo motivo, è considerata la soluzione migliore per rimuovere i fibromi uterini, soprattutto in considerazione degli svantaggi che comporta. Tra questi, il più significativo è l’amorrea transitoria, oppure permanente, che interessa una piccolissima percentuale di pazienti.

Nell’immediato, l’embolizzazione dei fibromi uterini può provocare fastidi e dolore addominale passeggeri.
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